Identità della comunità
Del Sacro Eremo di Montesenario
La comunità di Monte Senario segue delle linee programmatiche che regolano la vita dei frati della comunità e lo stile di accoglienza
“Il Capitolo generale ribadisce che il sacro convento di Monte Senario è patria spirituale di tutto l’ordine e auspica che la comunità sia internazionale. I frati di Monte Senario e i frati delle Le Stinche formano un’unica comunità”.
I frati s’impegnano a:
1. Vivere rapporti di reciproca stima, accettazione e amicizia fraterna, secondo l’esempio dei primi Padri; passare da progetti personali a un progetto davvero comune, per la cui realizzazione ciascuno si impegna a rinunciare a qualcosa che sente propriamente suo.
2. Vivere tutti i valori indicati dalle Costituzioni, ma caratterizzandosi per una dimensione “contemplativa”, fondata cioè sulla fedeltà alla preghiera liturgica, alla lectio divina, a un clima di silenzio, all’ospitalità e al lavoro.
3. Migliorare la nostra tradizione di ospitalità. Che rimane aperta ai bisogni e ai desideri di quanti si rivolgono ad essa, ma insieme vigile, cioè in assoluto rispetto dello stile di vita comunitario.
4. Valorizzare i carismi particolari. Monte Senario è il luogo per accogliere altre esperienze, legate ai carismi di ciascuno (vita più strettamente contemplativa ed eremitica).
5. A non “dimenticare mai che a norma della nostra Ratio Institutionis la comunità è comunità di formazione con tutto ciò che comporta”.
6. Conoscere e approfondire le altre culture e come progredire nell’inculturazione:
7. Studiare frequentando corsi di teologia- biblica e rivisitando alcuni documenti della nostra spiritualità
8. Sostenere i quaderni della Rivista di Monte Senario e a collaborare con la redazione con scritti e riflessioni.
9. Mantenerci economicamente con queste attività: distilleria. bar, ristoro, negozio modificate o migliorate e con l’apostolato.
Monte Senario è comunità internazionale formata da frati di diverse nazionalità, novella plantatio come già Innocenzo IV auspicava per la prima comunità…
“perché con la cooperazione del Signore possa prendere sviluppo e produrre abbondanti frutti fragranti di soave odore e onestà e rimuovere gli ostacoli che si potrebbero opporre alla delizie della santa contemplazione…”
In parole semplici e chiare a noi oggi ci viene chiesto di piantare e di far fiorire questa nuova piantagione con tutti i colori delle diverse culture, di passare la mamo ai fratelli delle altre nazionalità, di preparare e aiutare, di sostenere e testimoniare l ‘autenticità della nostra spiritualità e assicurare la continuazione della nostra storia.
Dobbiamo tener presente le parole del Qoelet …
“Una generazione va, una generazione viene ma la terra resta sempre la stessa”.
Noi siamo chiamati ad affidare con fiducia alla nuova generazione la bella l’eredità che abbiamo ricevuto e vissuto.